<Le notizie relative alla posizione del presidente dello Iacp di Palermo appena nominato dovrebbero portare ad una riflessione complessiva sul ruolo e la funzione degli istituti autonomi per le case popolari anche a Siracusa> – è questo il pensiero del gruppo Democratici per Siracusa composto dai consiglieri Salvatore Costantino, Michele Buonomo e Andrea Buccheri. Nunzio Moschetti, infatti, lo scorso 16 novembre è stato nominato presidente dell’Istituto Autonomo per le case popolari (Iacp) di Palermo, lo stesso ente a cui deve 31mila euro di affitti non pagati da quasi dieci anni. Una questione che avrebbe creato qualche problema al neo presidente, ma anche al presidente della Regione Nello Musumeci che lo ha appena nominato.
Secondo i consiglieri si tratta di un settore delicato, dove bisogna accelerare con gli investimenti sui plessi e rioni con nuove opere di ammodernamento, con un piano occupazionale serio garantendo il diritto alla casa.
<Riteniamo necessario oltre a far emergere che le decisioni assunte dalla giunta Musumeci sono in contrapposizione con i principi dell’Agenzia per la Casa, batterci affinché si scardina il tentativo di una mutazione della mission degli istituti, che dovrebbero essere soggetti impegnati a garantire il diritto alla casa e invece diventano poltronifici, posti di sottogoverno> – dice il gruppo Democratici per Siracusa.
<Abbiamo la responsabilità morale e politica di affrontare il tema nel suo insieme, richiamando tutti i soggetti alle proprie responsabilità, per questo riteniamo dare evidenza in sintonia con altre realtà della Sicilia con un’iniziativa pubblica proprio sul tema delle risorse mancanti, dei ritardi e delle inadempienze anche degli IACP, oltre che delle amministrazioni> – dice il consigliere Salvatore Costantino.
<Proveremo ad avanzare una proposta per una visione complessiva e organica coinvolgendo se necessario deputati regionali, esperti, sociologi , dare un svolta in chiave moderna e trasparente che possa aiutare a recepire i cambiamenti socioeconomici post crisi. In altre parole – conclude Costantino a nome del gruppo – urge impedire qualsiasi tentativo di fare delle Iacp uno strumento di controllo sociale, attraverso il quale alcuni privilegiati conquistano la propria sfera di potere, anziché di garanzia di diritto sociale e di integrazione>.