News «I nostri pazienti sono in una botte di ferro».
Queste le parole di Ivano Patti, il responsabile sanitario della Rsa Anni D’oro sita in contrada Spalla, che smentisce la notizia circolata oggi in merito a nuovi presunti casi di Covid-19 e alla presenza di un focolaio.
«Sin dal principio, e per principio s’intende l’inizio “italiano” dell’emergenza Covid-19 – dice Ivano Patti -, la Rsa Anni D’oro, in ottemperanza ai DPCM del 4 e 11 Marzo 2020, decretati allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus SARS-CoV-19 in tutto il territorio nazionale, e ai RAPPORTI ISS COVID-19/2020, ha adottato tutte le misure atte al contenimento del rischio infezione da Sars-Cov-19 disponendo, dapprima, restrizioni significative all’accesso in struttura da parte di familiari e conoscenti».
«Da domenica 8 Marzo 2020 – tiene a precisare Patti – l’accesso alla struttura è stato completamente negato; al contempo si è impedito l’accesso a nuovi ricoveri senza che i medesimi avessero certezza, da tampone, di essere negativi al virus oltre ad un sistema di valutazione clinico/strumentale».
«I pazienti presenti in struttura – dice Ivano Patti – sono stati adeguatamente distanziati e colori i quali hanno necessità di recarsi presso altri centri sanitari per procedure non differibili seguono procedure di sicurezza secondo i rapporti dell’ISS (hanno anche eseguito tampone oro-faringeo con esito negativo).
Il personale viene screenato quotidianamente eccome autocertificazione e valutazione della TC e chiunque presenti o abbia presentato sintomatologia ascrivibile a quadro influenzale è stato obbligato ad astenersi dalle attività lavorative con rientro previa negatività di tampone (come già accaduto)».
«Tutti gli operatori sono stati sensibilizzati, responsabilizzati e formati – conclude Patti – ; è stato richiesto espressamente che ciascuno di loro venga sottoposto a controllo tramite tampone (con ricerca RT-PCR standardizzata); gli ambienti sono stati sanificati secondo i protocolli dell’ISS. Ciascun operatore ha a propria disposizione i dpi idonei, inclusi quelli atti a fronteggiare casi sospetti o certi di Covid-19.
Tutto questo affinché la popolazione venga messa a conoscenza che la Rsa Anni D’oro ha protetto, ancora prima che l’emergenza diventasse tale, tutti i suoi pazienti e tutto il suo personale».