La Sicilia è zona arancione e domani, giorno in cui entrerà in vigore il nuovo Dpcm le cose all’interno della regione cambieranno.
Il colore arancione indica come la regione Sicilia insieme alla Puglia siano state collocate nella fascia di rischio medio alta.
Decisione questa, annunciata ieri sera in diretta da Palazzo Chigi dal Premier Giuseppe Conte a seguito dell’ordinanza firmata dal ministro della sanità Roberto Speranza, che ha suscitato non poche polemiche anche da parte del governatore siciliano, Nello Musumeci.
Per il Presidente delle Regione Siciliana la scelta di relegare l’isola nell’area arancione è «assurda e irragionevole», soprattutto se si guarda ai dati sui contagi della Regione Campania che si trova nella fascia gialla.
La Sicilia ieri ha registrato un incremento di 1155 positivi in 24 ore su 9376 tamponi eseguiti e 31 ricoveri in più, 2 in meno in terapia intensiva.
Sebbene la situazione non sembri ancora critica, la curva dei contagi continua a crescere anche se parte dei casi positivi risultino asintomatici.
Poi è lo stesso assessore alla salute Ruggero Razza che con dati alla mano mostra come nella settimana dal 19 al 25 ottobre il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è stat0 del 19% e la soglia di allerta dovrebbe superare il 30%. Il tasso di occupazione dei posti letto totali di area medica è stato del 25% e la soglia di allerta scatta quando si supera il 40%.
Al di là dei numeri, supposizioni, ipotesi e polemiche il virus corre e sembra non conoscere ostacoli e l’unico modo per frenare i contagi sembra quello di adottare delle misure ancora più restrittive.
Misura che entreranno in vigore domani e dureranno fino al 3 dicembre, anche se il Premier ha annunciato che il quadro epidemiologo sarà valutato ogni 15 giorni almeno.
Ecco nel dettaglio cosa cambierà da domani:
Vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino: ci si potrà spostare solo per comprovate esigenze lavorative, di salute o di necessità utilizzando l’autocertificazione. (clicca qui per scaricarla)
Vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro salvo comprovati motivi di lavoro, di studio, salute e necessità.
Raccomandazione di evitare spostamenti durante la giornata all’interno del proprio comune di residenza.
Per spostarsi all’interno del proprio comune non sarà necessaria l’autocertificazione, che sarà utilizzata per uscire dalla Regione o dal Comune.
Bar e ristoranti chiusi 7 giorni su 7: sarà consentito l’asporto fino alle 22 mentre non ci sono limitazioni per la consegna a domicilio.
Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi: rimarranno aperte farmacie, parafarmacie, supermercati, tabaccherie ed edicole al loro interno.
Chiusi musei e mostre.
Scuola: didattica a distanza per le scuole superiori ad eccezione degli studenti con disabilità ed in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza invece per scuola dell’infanzia, elementare e medie.
Università chiuse ad eccezione di alcune attività per le matricole e i laboratori.
Riduzione fino al 50% del trasporto pubblico: ad eccezione dei mezzi per il trasporto scolastico.
Sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, slot machine anche nei bar e tabaccherie.
Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema mentre rimangono aperti i centri sportivi.