News. Quasi tre imprese su quattro accusano ricadute negative dall’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus. L’85% prevede un peggioramento dei risultati economici per il 2020. Il 68% ritiene molto probabile il ricorso ad ammortizzatori sociali. Trasporto persone e Turismo i settori più esposti.
Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla CNA presso micro e piccole imprese nel territorio nazionale attraverso un questionario che ha ricevuto 6.327 risposte. Il 72,4% delle imprese interpellate sta registrando effetti diretti sulla propria attività in primo luogo come conseguenza della flessione della domanda, ma anche per difficoltà nei rapporti con i fornitori e problemi logistici. Le maggiori criticità riguardano il Trasporto persone con il 98,9% che registra una drammatica contrazione della domanda. A seguire il Turismo con l’89,9%, poi Moda (79,9%), Agroalimentare (77,7%). Percentuali superiori al 60% anche nei Trasporti merci, Servizi alle imprese e Manifattura meccanica. Nelle costruzioni solo un’impresa su due lamenta ricadute negative.
Le micro e piccole imprese appaiono particolarmente esposte anche perché la loro capacità di resistere alla brusca contrazione della domanda potrebbe esaurirsi nel giro di poco tempo se, in attesa di una normalizzazione della situazione, non venissero attivate misure energiche di sostegno alle attività economiche.
Ad illustrare qualche dato riguardante la provincia aretusea è il vicesegretario provinciale di CNA Siracusa Gianpaolo Miceli: “in generale, il dato a Siracusa parla del 70% delle aziende che accusano già ricadute negative a causa dell’infezione da Coronavirus, con un picco per il settore turistico del 78%, mentre per quello agroalimentare siamo al 68% e per il balneari al 64%. Diventa quindi fondamentale in questo contesto per il Governo dar seguito alle richieste espresse dalle aziende attraverso la CNA – conclude Miceli – in grado di ammortizzare l’emergenza e preparare, una volta conclusa l’epidemia, la ripartenza dell’intero settore produttivo italiano”.