CNA Siracusa ha scritto nella giornata di ieri ai dirigenti scolastici degli istituti della provincia di Siracusa una nota per sollecitare gli enti ad acquisti sulle tecnologie connesse alla didattica a distanza ed altro.
«L’emergenza epidemologica da “covid-19” – si legge nella nota trasmessa da CNA SIRACUSA – ha costretto il Governo e le istituzioni Regionali e locali ad adottare dei provvedimenti di limitazione della libertà per eliminare il contatto e la possibilità di contagio della popolazione».
«Per tal motivi sono stati emessi diversi DPCM che hanno disposto la chiusura di molte attività economiche in diversi settori, commercio, abbigliamento, artigianato etc – si legge ancora nella nota di CNA Siracusa – ad eccezione di quelle attività che erogano servizi di pubblica utilità nonché servizi essenziali (alimentari, farmacie etc) come meglio indicati nell’allegato “1 e 2” del D.P.C-M- dell’11/03/2020 e dell’allegato “1” del D.P.C.M. 22/03/2020».
La chiusura totale di molte attività in atto è causa di una grave crisi economica e per molti anche la cessazione totale della attività imprenditoriale.
«Gli imprenditori in generale ed in particolari delle piccole e medie imprese sono preoccupati per il futuro delle loro aziende, dei loro dipendenti che sono una risorsa e con i quali si crea un rapporto familiare – si legge ancora nella nota di CNA Siracusa – ben sapendo che la riapertura, quando avverrà, non coinciderà con l’avvio delle attività ma che occorrerà del tempo prima che si ritorni a regime ai fini del fatturato e del conseguente mantenimento dei posti occupazionali».
«La nostra. associazione da sempre vicina al mondo delle PMI e degli artigiani, per quanto sopra esposto, vorrebbe lanciare una iniziativa di “solidarietà per attività produttive in genere” – conclude la nota di CNA Siracusa – invitando e sensibilizzando gli Enti pubblici territoriali, le Istituzioni scolastici quest’ultimi beneficiari di finanziamenti per acquisti nel settore I.T.C., ad investire nel proprio territorio nel rispetto delle normative di riferimento ed in applicazione dell’art.75 del Decreto Cura Italia n° 18 del 17/03/2020 s.m.i. Ciò potrebbe diventare anche per i cittadini uno stimolo per guardare con più attenzione alle attività di vicinato quasi a creare un effetto di “economia circolante del territorio” per far sì tutti possano ripartire».