La Capitaneria di porto di Siracusa, lo scorso 18 ottobre, ha effettuato un’operazione di rimozione di una “rete fantasma” che giaceva impigliata nel relitto di una nave mercantile affondata nel 1979 nelle acque prospicienti il litorale a nord della città di Avola.
Alla suddetta operazione hanno partecipato il “3° Nucleo operatori subacquei Guardia Costiera” di Messina (appartenente alla Direzione Marittima di Catania), il personale subacqueo di “Sea Shepherd” e del “Diving Marina di Ognina”.
Sotto il coordinamento del personale della Guardia Costiera, che ha assicurato una cornice di sicurezza all’intera operazione, la rete, precedentemente segnalata, è stata dapprima monitorata con l’impiego del R.O.V. (Remotely Operated underwater Vehicle) pilotato dai sub della Guardia Costiera, e successivamente assicurata dal personale di Sea Shepherd e del Diving Marina di Ognina. Il successivo recupero della rete ha avuto luogo con l’ausilio del verricello “salpa rete” dell’imbarcazione SEA EAGLE dell’associazione ambientale intervenuta.
L’attività in parola rientra nella più ampia operazione nazionale denominata “reti fantasma”, svolta dalla Guardia Costiera su mandato del Ministero della Transizione Ecologica, di cui è articolazione operativa sul territorio.
Operazione questa che peraltro, anche attraverso il patrimonio informativo nella disponibilità del Corpo e grazie al coinvolgimento dei suoi 5 nuclei sub, ha consentito, dal 2019 ad oggi, di rimuovere circa 50 tonnellate di reti abbandonate sui fondali marini, pericolose per la sicurezza in mare e, ancora peggio, altamente dannose per il suo ecosistema.
In questa occasione è doveroso evidenziare come, sotto il coordinamento della Guardia Costiera, sia fondamentale l’utilità del contributo informativo fornito dai centri diving nell’individuazione non solo delle reti fantasma ma anche di rifiuti scaricati illegalmente in mare, oltre che alla segnalazione di situazioni di sofferenza dell’habitat marino; eventi dai quali potrebbe scaturire la necessità di dar corso ad ulteriori approfondimenti di polizia ambientale da parte del personale della Capitaneria di porto – Guardia costiera.
Con l’occasione si sensibilizza, ancora una volta, gli utenti dei litorali aretusei affinché siano adottate le opportune accortezze e rispettate le norme che disciplinano l’utilizzo corretto, sia a scopo ludico che professionale, del mare, consultabili sul sito web della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Siracusa ed in quello del Consorzio Area marina del Plemmirio.