“A Paisana, il coraggio di una donna” è questo il titolo del primo progetto cinematografico scritto e diretto dal giovane canicattinese, Giuseppe Ficara, che restituisce uno spaccato di vita contadina in una Sicilia “rovente” agli inizi del secolo scorso.
Il lungometraggio è stato per lo più girato tra i casali del suggestivo ponte Sant’Alfano ma le riprese non sono ancora giunte al “ciak” finale.
Mancano all’appello immagini e scorci di vita da girare non solo a Canicattini Bagni ma anche a Palazzolo Acreide, Buscemi e Buccheri.
Domani sera, mercoledì 22 luglio alle ore 21:30 in Piazza XX Settembre, gli spettatori assisteranno alla proiezione di alcune anticipazioni e all’esecuzione live della colonna sonora originale scritta dal musicista canicattinese M° Stefano Linares.
A Paisana racconta la storia di Nunzia, giovane paesana del borghetto Ponticello, tipica donna siciliana che fa la conoscenza di un esuberante giovanotto del posto il cui nome è Salvatore.
Sarà questo incontro a dare vita ad una serie di vicende e avvenimenti che proietteranno lo spettatore in un mondo che ancora oggi vive nella memoria e nelle foto ingiallite, custodite gelosamente dai nonni.
Il progetto, durato circa un anno e rallentato dall’emergenza Covid-19, è venuto fuori dalla mente di tre giovani canicattinesi: Giuseppe Ficara, regista e sceneggiatore; Roberto Cannata, coosceneggiatore; Giuseppe Matarazzo, aiuto regia mentre a curare la scelta dei costumi e degli oggetti di scena è stata Livia Uccello.
Il cast, interamente canicattinese e ha vestito i panni dei contadini tipici degli inizi del ‘900.
Un tableau vivant che restituisce alle giovani generazioni una storia che, come un rosso filo sottile, lega e attraversa Canicattini, i suoi abitanti e la famosa leggenda di “Currarino e Calamaru”, dal 1796 incastonati nella pietra del Ponte Sant’Alfano, simbolo del paese.