Siracusa. Prepariamoci a salutare una nuova incompiuta, vittima del CAS ( Consorzio Autostrade Siciliane). L’impresa Tosa Appalti, titolare della realizzazione della bretella di collegamento tra lo svincolo autostradale di Noto e la Strada Provinciale 19 per Pachino, ci ha comunicato nei giorni scorsi l’apertura della procedura di licenziamento per 18 operai, preludio della sospensione dei lavori che sono già andati a rilento nell’ultimo anno, visto che i lavoratori furono posti in Cassa Integrazione. Ma quella che sembrava una crisi transitoria si sta trasformando in una opera incompiuta – Commentano i Segretari Generali provinciali di Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL Saveria Corallo, Paolo Gallo e Salvo Carnevale.
“Le motivazioni – proseguono i segretari, dichiarando – sono molteplici e tutte riconducibili alla solita insopportabile lentezza della macchina amministrativa che decide di non decidere sulle varianti al progetto iniziale che sembrerebbero necessarie per il completamento dell’opera. Spesi 11 milioni di euro e per circa 3 milioni di euro restanti non si completano i lavori. Solo in Sicilia accadono queste cose!” .
“A questo punto per scongiurare il triplice nefasto risultato: licenziamenti, opera sospesa e impresa in crisi, non resta altro da fare che appellarci alle responsabilità politica regionale. Al di la’ di ogni motivazione, sarebbe folle sospendere i lavori di un’opera completa all’80%! Altro denaro pubblico buttato al vento. E’ inaccettabile e occorrono risposte immediate. Abbiamo chiesto di intervenire, presso l’Assessorato Regionale competente, agli onorevoli Zito e Cafeo. Chiamiamo l’intervento anche dell’onorevole Gennuso, particolarmente sensibile alle istanze del territorio. Se ha finito le catene- concludono nella nota scritta dai sindacati -, possiamo portargliele noi per ribellarci all’ennesima incompiuta della provincia. Il tempo è già scaduto e le lettere di licenziamento stanno per partire”.