Augusta. “La sveglia di cui il coordinatore Cox ha parlato deve suonare come una vera e propria presa di coscienza non tanto per la disattenzione o incapacità del singolo ente quanto per l’incapacità di fare sistema come macro area, dove per macro area non s’intende di certo Augusta, Catania, Messina, ma l’intera area meridionale”. A parlare è Marina Noè, presidente di Assoporto Augusta che, all’indomani dell’incontro con il Coordinatore della commissione Europea per lo sviluppo del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo Pat Cox, che si è tenuto nella sede dell’Autorità di Sistema del Mare della Sicilia orientale del porto di Augusta e a cui ha preso parte, esprime gratitudine per il messaggio franco e, a certi tratti, duro che il commissario ha voluto trasmettere ieri.
“Apprendere che nessuno dei progetti relativi alle infrastrutture della Sicilia è tra le priorità dell’UE è un fatto gravissimo, che – aggiunge Noè- deve spingere tutti a mettersi in discussione cercando di capire come invertire la tendenza, al fine di captare i finanziamenti europei che saranno disponibili per alcune aree per qualche decennio ancora”.
Il coordinatore Cox è arrivato per verificare ed individuare i punti di non connessione, incoraggiando la multimodalità, portando l’esempio del sistema portuale di Malmo-Copenaghen. “Se volessimo essere conseguenti –continua- dovremmo pensare a chiedere, come sistema Italia, di realizzare l’unica vera infrastruttura, già prevista nella programmazione UE e che consentirebbe la conclusione del corridoio scandinavo, che è il ponte sullo stretto di Messina. O meglio il Ponte delle opportunità, dovremmo inoltre operare/completare la giusta progettazione per tutte le infrastrutture portuali già previste nell’elenco di quelle approvate per la definizione dei corridoi, senza dover ricominciare sempre da zero”.
Importante inoltre l’istituzione della prima sede operativa del Centro Servizi per il Mare di Bruxelles, nella sede dell’Adsp della Sicilia Orientale, per intensificare l’accesso al fondo Europeo Connecting Facilities per le imprese pubbliche e private.
“Come sempre però, il successo delle iniziative dipenderà dalla capacità di riempirle di contenuti e di risorse umane adeguate all’azione da svolgere. Ci auguriamo quindi che non sia solo un ufficio, ma un vero e proprio volano di idee e progetti di sviluppo”: conclude la presidente di Assoporto.