“Siracusa è una città ferita, scossa dai recenti fatti criminosi ma ancora ricca di orgoglio e voglia di ripartire, tuttavia ha la necessità di poter contare su una classe dirigente all’altezza, nella quale riporre la massima fiducia e da oggi la Giunta di Francesco Italia ha finalmente l’occasione di meritarsi questa fiducia, governando non attraverso provvedimenti singoli frutto delle contingenze del momento ma piuttosto immaginando un progetto ad ampia visione, proiettando così Siracusa verso un inevitabile futuro migliore».
Queste le parole dell’On. Giovanni Cafeo che augura al primo cittadino di Siracusa «buon lavoro e soprattutto che possa ricucire lo strappo con la città».
La notizia circa la decisione dei giudici amministrativi che hanno definitivamente respinto il ricorso di Ezechia Paolo Reale riempe di orgoglio il Partito Democratico Provinciale di Siracusa.
«Assicurare ad una città la continuità amministrativa è già un valore di per sé – dichiara l’avvocato Giovanni Giuca, candidato alla segreteria provinciale del PD – Che questo valore venga rappresentato da un sindaco bravo, preparato, dinamico e lungimirante come Francesco Italia allora diventa una grande conquista per tutta la realtà siracusana. Francesco Italia oggi rappresenta quanto di meglio riesce ad esprimere la nuova classe dirigente e questo è dimostrato dalla circostanza che il sostegno e l’ammirazione per il suo operato travalica i confini della città di Siracusa. Da oggi possiamo scrivere una pagina nuova fatta di leale collaborazione e di sostegno al Sindaco Italia nell’interesse di Siracusa e di tutto il territorio siracusano».
Anche Lealtà e Condivisione esprime il proprio compiacimento per la conclusione del procedimento giurisdizionale riguardante lo svolgimento delle elezioni comunali del 2018.
«La decisione del CGA pone fine ad un contenzioso protrattosi per quasi due anni e che ha oggettivamente condizionato il sereno svolgimento del confronto politico e della medesima azione amministrativa – si legge nella nota di Lealtà e Condivisione – Ora la giunta Italia potrà proseguire la sua attività con rinnovato vigore e un più saldo rapporto e confronto con tutte le forze che la sostengono, come più volte richiesto. Ma tutto deve cambiare perché tutto è cambiato. Da un lato l’amministrazione dovrà compiere quanto è nelle sue possibilità per venire incontro alle persone più colpite dagli effetti economici e sociali della pandemia; dall’altra deve saper essere radicale guardando lontano e cogliere questa crisi come opportunità per realizzare la Siracusa del 2030. Una città dove mettere in atto le pratiche più innovative, altrove sperimentate, di cittadinanza attiva, di coesione sociale, di ecosostenibilità».
«Italia e la sua giunta dovranno governare davvero e seriamente la città avendo la consapevolezza che la sentenza non ha risolto il vulnus democratico rappresentato dall’autoscioglimento del consiglio comunale. Riteniamo inaccettabile rassegnarsi a 3 anni di amministrazione senza il fondamentale organo di vigilanza, di controllo e di indirizzo».
Queste le parole di Ninni Gibellino e Antonino Landro Segretario Cittadino di Articolo Uno e segretario provinciale di Articolo Uno e Pippo Zappulla, segretario regionale di Articolo Uno.
«La sfida positiva che lanciamo al Sindaco Italia è quella di insediare una sorte di Consiglio Comunale Parallelo composto dai rappresentanti di tutte le forze politiche, sociali ed economiche della città. Un organismo che chiamato periodicamente ma stabilmente a discutere, approfondire e orientare le scelte dell’amministrazione in un confronto serrato ma sereno e propositivo nel’interesse dei cittadini e di Siracusa. Se è vero che nessuna legge obbliga il Sindaco a farlo, nessuna altra impedisce di colmare una gravissima lacuna democratica di dotare la città di un insostituibile strumento di partecipazione e di trasparenza».