News: Eco Ambiente Srl, aperta al confronto ma contraria a campagne di disinformazione e strumentalizzazione. A dichiararlo è l’ingegnere Salvatore Forte, socio e direttore tecnico, che apre oggi una discussione con gli organi di stampa, per chiarire le posizioni della società su quanto è stato detto e scritto a Palazzolo Acreide. La società ha, infatti, ricevuto la richiesta di revisione dell’iter autorizzativo, inoltrata dal Comune ibleo al Libero Consorzio Comunale di Siracusa, in cui si evidenziano molte inesattezze e incongruenze, in relazione al contesto urbanistico in cui si trova l’impianto di recupero di rifiuti non pericolosi, ovvero in Contrada Casa Bianca, un’area agricola. Solo l’ultima di una serie di motivazioni che il Comune di Palazzolo ha posto nei confronti dell’impianto di smaltimento di rifiuti non pericolosi.
Un cambio di direzione incomprensibile, sostiene l’ingegnere Forte, dato che lo stesso Comune, a suo tempo, aveva autorizzato la piena compatibilità dell’impianto. Oggi l’Amministrazione, invece, evidenzia varie anomalie che potrebbero mettere a rischio il futuro dell’impianto. Con l’arrivo della richiesta di revisione degli iter, Eco Ambiente ha deciso di prendere posizione.
“Gli ultimi atti del Comune di Palazzolo sembrano dar voce e soprattutto credibilità a chi – dichiara Salvatore Forte – cavalcando l’onda della disinformazione e sotto la preoccupante e asfissiante cappa della strumentalizzazione politica, vuole nuocere alla libera iniziativa economica, danneggiando fortemente l’immagine della Eco Ambiente e dei lavoratori che ogni giorno con scrupolo e competenza portano avanti un’attività lecita, pulita e rispondente al sempre più crescente e pressante bisogno di aumentare la quota della raccolta differenziata in Sicilia”.
Eco Ambiente Srl, secondo quanto illustrato dall’ingegnere Forte, è dotata di un impianto autorizzato dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa, con determina dirigenziale Aua (Autorizzazione Unica Ambiantale), in cui avvengono le operazioni di recupero dei principali rifiuti derivanti dalla raccolta differenziata (come carta, plastica, vetro e legno) e di trattamento dei fanghi derivanti da impianti di depurazione di reflui civili ed agroalimentari, oltre che di trattamento degli oli vegetali esausti. Il trattamento biologico dei fanghi nell’impianto palazzolese è stato bene accolto dagli operatori del settore, tanto che Eco Ambiente ha richiesto l’ampliamento della quantità da trattare e di messa in riserva con l’iter autorizzativo di assoggettibilità al Via (Valutazione Impatto Ambientale) che, nell’agosto scorso, ha visto il parere positivo dell’Assessorato Territorio Ambiente.
Sull’iter autorizzativo, l’ingegnere Forte sottolinea: “un progetto lineare e trasparente che sin dall’inizio aveva convinto anche l’Amministrazione comunale di Palazzolo Acreide, lo stesso ente che, nel dicembre del 2015, ha rilasciato la valutazione di compatibilità del nostro impianto di Casa Bianca esprimendo dunque parere positivo sull’attività che ci vede tra l’altro impegnati nella produzione biologica di fertilizzanti di qualità con un rendimento ottimale sulle colture”.
Sulla questione del contesto urbanistico in cui sorge l’impianto: “Contrariamente a quanto ipotizzato dal Comune, l’insediamento produttivo di Eco Ambiente è pienamente conforme alle previsioni dello strumento urbanistico vigente poichè ammette, nelle zone di PRG destinate a verde agricolo, la collocazione di impianti destinati alla lavorazione e trasformazione di prodotti agricoli e zootecnici. In questa categoria è certamente da ricomprendersi l’impianto di recupero di rifiuti non pericolosi al cui interno si produce compost, quale materiale di origine organica impiegato elettivamente in agricoltura come fertilizzante”.
Nonostante comunque l’inattaccabilità dell’iter autorizzativo, la trasparente attività di recupero di rifiuti non pericolosi e la totale assenza di emissioni inquinanti in aria e nel suolo, la società che gestisce l’impianto di Palazzolo Acreide ribadisce la totale disponibilità a venire incontro alle istanze di alcuni cittadini proprietari di fabbricati rurali che si trovano nelle vicinanze e che hanno lamentato la presenza di cattivi odori derivanti dalla lavorazione dei fanghi. “Abbiamo a suo tempo avviato i lavori di compensazione ambientale previsti nel progetto dell’impianto – ancora il direttore tecnico di Eco Ambiente – e stiamo studiando altri interventi supplementari, non previsti nel progetto e non richiesti dagli enti che hanno rilasciato le autorizzazioni, che tendono a ridurre al minimo la diffusione di odori non graditi, soprattutto durante le operazioni di scarico dei prodotti.
“Nel rispetto della rigida legislazione in materia, i gestori dell’impianto di Palazzolo danno la giusta priorità ai controlli giornalieri e periodici, come le analisi ambientali e delle emissioni, la pesa, i formulari e tutta la documentazione relativa alla provenienza e al trasporto dei rifiuti che appartengono alla categoria dei non pericolosi. In ogni caso, – conclude – certi e fondamentali sono anche i controlli annuali sulle caratteristiche dei prodotti conferiti, al fine anche di assicurare che i composti si attengano agli standard richiesti”.