News Siracusa: il consigliere Tony Bonafede, a mezzo dei suoi legali, ha inoltrato formale richiesta al fine di reperire le immagini registrate dalle telecamere di video sorveglianza collocate nel parcheggio privato antistante l’accesso ai traghetti nonché ogni ogni altra videoregistrazione inerente il porto di Pozzallo.
Le immagini dimostrerebbero l’infondatezza dell’impianto accusatorio secondo cui l’ex consigliere comunale del Pd di Siracusa, è stato arrestato, lo scorso 29 aprile, dalla Polizia di Stato a Pozzallo, mentre stava per imbarcarsi su traghetto diretto a Malta con circa 20 chilogrammi di droga (LEGGI QUI). Nonostante la carcerazione nel penitenziario di Ragusa, insieme alle altre due persone presenti al momento dell’arresto, Salvatore Mauceri e Antonio Genova, l’ex consigliere ha sempre dichiarato la sua estraneità ai fatti. Inoltre, Tony Bonafede, difeso dall’avvocato Giambattista Rizza, ha dichiarato al gip di non sapere nulla di quello che gli altri due soggetti arrestati, ai quali avrebbe dato un passaggio, trasportavano dentro al trolley. L’unico bagaglio, proprietà del consigliere comunale, oggetto della perquisizione dei poliziotti avrebbe contenuto solo indumenti (LEGGI QUI). Attualmente, Bonafede si trova agli arresti domiciliari, una misura definita eccessiva e per questo la difesa ha deciso di presentare ricorso in Cassazione avverso alla decisione del tribunale di Riesame di Catania (LEGGI QUI).
Di fronte a questa nuova richiesta non si comprendono, spiegano i legali di Bonafede, le ragioni per le quali la richiesta non abbia avuto alcun seguito nonostante vi sia il concreto pericolo che le immagini, secondo il metodo di funzionamento delle telecamere che precedente la sovrapposizione dei dati, non possano più essere reperite.